Una casa ai limiti del bosco. Sei piccole amiche che vivono insieme, sole. Immagini bellissime della loro vita quotidiana.
Un legame forte, l’amicizia che le unisce, che si allarga ad accogliere gli animali feriti che loro adottano e curano. Un lupo mezzo cane che entra nella loro vita e nella loro casa come un normale cucciolo. Ma l’istinto del lupo è forte e quando il branco lo chiama lui risponde. Ma viene ferito. E ritorna dalla sua piccola amica nella casa ai limiti del bosco, calda e accogliente. E poi di colpo, quando neppure io me lo aspetto, le parole che escono dalla mia bocca colpiscono Marta prima che me ne renda conto e riesca a rimediare.
“Il ghiaccio del laghetto lo invitava ad attraversare per fare più presto. La zampa destra era ormai inservibile. Non la sentiva più, era come se non l’avesse. Si sollevò con un ultimo sforzo e lentamente, penosamente fece ancora qualche passo, quando sentì le zampe anteriori toccare il freddo dell’acqua. Il suo corpo senza forza non riuscì a tirarsi indietro e scivolò in avanti nel freddo liquido. Sentì tutto il corpo serrato da questo abbraccio gelido che si chiudeva sopra di lui e l’ultimo suo pensiero fu un altro abbraccio: quello di Diana.”
Certo, le ultime frasi sono riuscita a non leggerle, e tra il mio sconcerto e la sua sensibilità, ormai il danno era fatto. E io non sapevo come rimediare. Mi è mancata la prontezza per cambiare il finale, a quel punto, dopo la mia esitazione, sarebbe stata una bugia troppo evidente e forse ancora più dannosa. La mia piccola ha pianto, sconsolata, e il libro non l’ha più voluto continuare, anche se sapeva che sarebbe arrivato un principe, un grande ballo, un castello…
Mentre leggevamo lo schiaccianoci sapevo cosa aspettarmi, conoscevo le immagini forti che avrei dovuto modificare. Qui no. Come aspettarsi un passaggio del genere viste le premesse? Mi sa che devo leggere prima i libri che non conosco…
6 commenti:
Aih!
Anch'io ieri ho fatto un mezzo scivolone (sto leggendo le leggende irlandesi di Yates) e la storia parlava di uno che muore e diventa un fantasma, fortuna che Siria quasi non mi ascolta!
Non so...se sia giusto "censurare" i lati più tristi delle storie...magari aiutano....magari fanno solo male...
Io credo che sia giusto far capire la vita ai bimbi,per questo esistono i racconti e le favole...però tutto alla sua giusta età e soprattutto con cautela quando i bimbi sono particolarmente sensibili.Daddolo per esempio,guardando un cartone,Lovely Sara(che io adoro hihi!)ha pianto quando ha visto Sara diventare di colpo povera e maltrattata...aveva dei lacrimoni e la sera voleva vederlo solo vicino a me,e sinceramente mi sono sentita un pochino in colpa....forse semplicemente lui non è pronto ancora,mentre Minollo invece guarda anche i documentari più forti senza battere ciglio(ha nove anni però).Un abbraccio Connie
Grazie silvia della visita e del commento.
Che brava sei con l'ago! per le fiabe mi permetto di consigliarti l'edizione einaudi della raccolta dei grimm. Non ci sono immagini perchè sono le parole a crearle: parlano all'anima direttamente...certo ce ne sono alcune un po' forti (mai leggere ai ba,bini senza conoscere) e alcune più adatte ai bimbi grandicelli ma mediamente sono bellissime.
A furia di tenere quel libro davanti a me coi figli in grembo hanno pure imparato a leggere....per gli illustrati (anche se il tuo davvero bellissimo da questo punto di vista) prendevo quelli dell'editrice antroposofica sempre delle fiabe dei grimm e poi Beaatrix Potter vera poesia.
Scusami....momento si nostalgia..!?
grazie per questi preziosi consigli!
Guarda,stai tranquilla:digli a Marta che il Lupo nn muore mica!e' soltanto disteso sull'lago ghiacciato e il suo ultimo pensiero (tra i tanti che aveva)era solo l'abbraccio di Diana!Non e' morto...non lo dice!E poi ,l'autore vuole far capire che Diana e il Lupo si vogliono bene,e si mancano ,a vicenda!!!Quindi calma Marta!!!
Posta un commento