Ho letto e amato tutti i romanzi di Silvia Avallone, a partire da Acciaio fino all'ultimo, Cuore Nero, forse il mio preferito dopo Da dove la vita è perfetta, intenso e commovente.
Questo, con dispiacere, delude: una storia banale se non noiosa, confusa e lenta, tanto che ho faticato ad arrivare in fondo. Ho sperato, inutilmente, in un finale che riscattasse l'inutile prolissità. Più che Elisa e Beatrice, emozionano i personaggi di Paolo e Annabella, più veri, più intensi.
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